E’ Daniele Bellocchio il giornalista vincitore della XII edizione del premio giornalistico ‘Ivan Bonfanti’, organizzato da Stampa Romana e dall’Associazione Ivan Bonfanti, intitolato alla memoria del reporter e inviato di guerra del quotidiano ‘Liberazione’ scomparso nel 2008.
Bellocchio si è aggiudicato i massimi voti della giuria con un lungo reportage dedicato alla guerra tra Armenia e Arzebaijan, pubblicato sulla rivista JESUS (Ed. Paoline). Il premio dedicato agli allievi delle scuole di giornalismo va a Tommaso Bertini della Lumsa, mentre il nuovo premio messo a disposizione per la prima volta quest’anno dall’Ente Nazionale Protezione Animali (Enpa) sarà consegnato a Sara Del Dot, giornalista del portale Ohga, per un pezzo sui ricci da salvare.
La giuria del premio Ivan Bonfanti è presieduta da Lazzaro Pappagallo (segretario di Stampa Romana) e composta da Anna Maria Caresta (Stampa Romana- Rai) Ugo Tramballi (inviato de Il Sole 24ore), Antonio Talia (Radio24), Simonetta Cossu (giornalista), Alessandro Mantovani (Il Fatto quotidiano), Andrea Fabozzi (il manifesto), Giulia Belardelli (Huffington Post), Asher Salah (docente all’Università Bezalel e alla Hebrew University di Gerusalemme), Andrea Milluzzi (La7), Daniele Zaccaria (Il Dubbio), Luigi Sandri (ex direttore Confronti), Michele Gualano (Enpa).
Per la categoria professionisti la vincitrice è Francesca Mannocchi, con uno straordinario reportage dall’isola di Samos dove sono rinchiusi migliaia di migranti, tra cui moltissimi bambini: «We are not animals»: così l’Europa muore a Samos
Nella categoria allievi la vincitrice è Marialaura Iazzetti, con un pezzo sull’accoglienza dei migranti con problemi di salute mentale:
Per la categoria professionisti la vincitrice è Sara Manisera, free-lance che racconta il Medio Oriente, con un bellissimo reportage sulle donne che hanno sposato un jihadista: Ho sposato un jihadista
Nella categoria allievi la vincitrice è Marta Facchini, studentessa della Walter Tobagi di Milano, con un pezzo sui migranti che passano la frontiera del Brennero:
Amore, amicizia e gioia sono queste le cose che ci hanno uniti tutti in questa indimenticabile giornata.
Dalla mattina al pomeriggio, grandi e bambini, femmine e maschi si sono cimentati in ben cinque entusiasmanti partite, che si sono svolte tra tifi e risate.
Poi tra pasta e salsicce, aperitivi e dolci un ottimo pranzo ci ha rimessi tutti in forza. Infine, tra chi giocava e chi parlava, abbiamo trascorso un bellissimo pomeriggio tutti in compagnia.
Come ultimo argomento vorrei trattare il perché di questa giornata in compagnia: ci siamo incontrati tutti insieme per ricordare insieme una persona che non dimenticheremo mai, una persona che, mi hanno detto, era simpatica e generosa, voleva bene a tutti e ha dedicato la vita alla cultura, alla passione per la natura e alla politica: Ivan Bonfanti.
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PARTITE E INTERVISTE
Partita di apertura:
Asini d’oro – Grifon d’argent 3-1
possesso palla 70% Asini d’oro
possesso palla 30% Grifon d’argent
Hanno partecipato anche altre 2 squadre:
“Scarpette fatate” e “Palloni infuocati”.
Tutte le squadre hanno giocato tra di loro, tutti si sono divertiti e sono stati bene insieme in un clima affettuoso e alla fine erano tutti stanchi.
Dopo la partita ho fatto delle interviste: passando tra i tavoli ho intervistato con gioia adulti e bambini.
Tutti mi hanno risposto che le partite sono state molto belle e che si sono divertiti molto, poi stanchi e sudati si sono seduti e hanno mangiato tutto il buon cibo che c’era. I bambini mi hanno raccontato che anche loro hanno giocato a palla, si sono divertiti e sperano di rifarlo.
Nella categoria allievi sono arrivate al primo posto due ragazze della scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano, Manuela Gatti e Ambra Orengo, con un pezzo molto interessante sugli italiani nella resistenza curda.
Per la categoria professionisti il vincitore è ANTONIO TALIA, che ha scritto un ottimo reportage da Jakarta per il Foglio. Se il jihad arriva a Giacarta (scarica PDF)
I vincitori del premio giornalistico Ivan Bonfanti 2015 sono Andrea Sceresini e Lorenzo Giroffi per la categoria professionisti e Vincenzo Genovese per la categoria allievi delle scuole di giornalismo.
Sceresini e Giroffi hanno partecipato con un articolo sul Donbass e sui volontari – leghisti o parafascisti – che partono dall’Italia per ingrossare le fila dei ribelli russi filo-Putin.
Genovese, invece, ha convinto la giuria con un articolo sulla squadra di calcio del carcere di Bollate, una delle pochissime a partecipare ai campionati di categoria della Figc.
I tre vincitori saranno premiati sabato 20 giugno alle ore 11 presso la Casa Internazionale delle Donne in via della Lungara 19, Roma.
L’associazione “Ivan Bonfanti” e l’Associazione Stampa Romana promuovono la sesta edizione del premio giornalistico in memoria di Ivan Bonfanti, giornalista e inviato di guerra scomparso nel luglio 2008 a soli 37 anni.
Bonfanti amava il giornalismo sul campo. Lontano dalla scrivania e dalle comodità dell’ufficio, ha scritto intensi reportage da Gerusalemme, Gaza, Ramallah, Kabul, Romania, Macedonia, Egitto. Coltivava la passione per il Medio Oriente, l’ambientalismo, gli animali. Sognava un giornalismo libero dalla faziosità e dalla ideologia. Ha promosso la prima rubrica interamente animalista mai apparsa su un quotidiano nazionale, Liberazione animale. Per chi volesse conoscerlo meglio, consultare il sito www.associazioneivanbonfanti.org.
Il premio ha periodicità annuale. La giuria incaricata di valutare i materiali sarà composta da Paolo Butturini (segretario di Stampa Romana), Ugo Tramballi (inviato de Il Sole 24ore), Francesco Battistini (inviato de Il Corriere della Sera), Asher Salah (docente di Estetica all’Università Jezebel di Gerusalemme), Daniele Zaccaria (Il Garantista), Alessandro Mantovani (Il Fatto quotidiano), Andrea Fabozzi (il manifesto), Giulia Belardelli (Huffington Post).
I vincitori saranno premiati a Roma. La data verrà comunicata alla chiusura del bando.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE AL PREMIO GIORNALISTICO
Art. 1 Il premio giornalistico “Ivan Bonfanti” nasce per valorizzare giovani giornalisti professionisti, pubblicisti ed emergenti. Il concorso vuole premiare servizi giornalistici che abbiano raccontato (attraverso quotidiani, periodici, testate giornalistiche on-line) conflitti internazionali, processi di pace, sviluppo sostenibile, incontro tra i popoli, ambientalismo e la convivenza tra esseri umani e animali.
Art. 2 Il concorso prevede due premi: il primo (3000 euro) da assegnare a giornalisti professionisti e pubblicisti che stiano lavorando o collaborando presso una testata.
Il secondo (2000 euro) dedicato esclusivamente agli allievi delle scuole e dei master in giornalismo.
Art. 3 La segreteria del premio è costituita presso l’Associazione Stampa Romana, piazza della Torretta 36, 00136 Roma.
Art. 4 La partecipazione è riservata a giornalisti professionisti, pubblicisti, free lance, praticanti e allievi delle scuole di giornalismo riconosciute dall’Ordine, che non abbiamo ancora compiuto 40 anni alla data di pubblicazione del bando (15 gennaio 2015).
Art. 5 Possono essere presentati reportage pubblicati non prima di 12 mesi dalla data di scadenza del bando. Ogni partecipante può presentare un massimo di tre opere. Per gli allievi delle scuole di giornalismo sarà possibile presentare degli inediti.
Art. 6 La domanda di partecipazione deve pervenire via mail entro e non oltre la mezzanotte del 15 aprile 2015 alla segreteria di Stampa Romana (info@stamparomana.it) con la seguente dicitura: “Premio giornalistico Ivan Bonfanti”. Una copia telematica del materiale, unita alla domanda di partecipazione, deve pervenire entro lo stesso giorno all’indirizzo associazioneivanbonfanti@gmail.com Non saranno ammesse le domande pervenute oltre il termine sopra indicato.
Nel caso in cui il reportage sia realizzato da più persone, la domanda di partecipazione dovrà recare le generalità ed essere sottoscritta da tutti gli autori.
Art. 7 Nella domanda di partecipazione, l’autore/autrice dovrà allegare:
generalità (nome, cognome, data di nascita, luogo di residenza, recapiti telefonici, email, codice fiscale) curriculum vitae, scansione di un documento valido (carta di identità, passaporto, patente di guida) nome della testata, indirizzo e numero telefonico di questa, data di pubblicazione dell’articolo presentato autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.L. 196/2003 per gli adempimenti connessi al premio.
Art. 8 E’ inteso che il concorrente con la sua partecipazione autorizza l’organizzazione del premio a riprodurre e diffondere su qualunque supporto testo e immagini dell’articolo candidato, nelle pubblicazioni, nel materiale informativo e sul sito internet del premio stesso, salva ovviamente la citazione degli autori degli articoli utilizzati.
Art. 9 Ogni autore è personalmente responsabile dei contenuti delle opere inviate. La partecipazione al premio implica la completa accettazione di questo regolamento e il sollevamento dell’organizzazione da qualsiasi responsabilità.
Art. 10 Le decisioni della giuria saranno motivate e insindacabili presso qualsiasi organo pubblico o privato.
Art. 11 I materiali non saranno restituiti e resteranno depositati presso la segreteria di Stampa Romana.
Un anno fa è morto Ivan Bonfanti. Noi, che allora lavoravamo a “Liberazione”, non ce lo scorderemo mai quel giorno. Ivan era un giovane giornalista, aveva 37 anni, era follemente innamorato del suo lavoro. Era un tipo speciale, passionale, travolgente, molto sicuro di se. Non era uno che passava inosservato. Stava vivendo una storia d’amore […]
Ciao Ivan, è da qualche giorno che ho voglia di scriverti, di mettere su carta questi pensieri. Chissà, forse perché sono convinto che in questo modo, con queste parole ti si possa parlare ancora, schiettamente come sempre. D’altronde è a te – e solo a te, a pensarci ora – che ho raccontato le mie […]
Carissimo Ivan Sto provando un dolore profondo e inconsolabile. Ti ho conosciuto in Palestina in quella terra che amavi tanto, mi hai aperto il cuore con il tuo dolce sorriso e la tua rara intelligenza. Ci conoscevamo da poche ore e mi hai detto: domani voglio cercare di entrare a Ramallah vieni?! Ed entrammo insieme […]
Mio dolce Ivan, sconcerto, rabbia e disperazione mi rendono ancora adesso impossibile dire qualcosa di sensato, trovare un insieme di parole che possano esprimere in qualche modo quello che sei per me… Non sono preparata a questo. Eppure voglio provare, perché tu (ancora prima che lo facesse la vita) mi hai insegnato che a volte […]
Solo un tassello… Mi sento piccolo, come questo tassello che va ad incastrarsi nel mosaico di rimpianti, ricordi, poesia che si sta costruendo in questi terribili giorni. Ivan, quante lacrime quando passo sotto casa tua. Alzo lo sguardo e ti immagino ancora là sull’infinito terrazzo con Laura o un gruppo di amici, o solo a meditare e sdrammatizzare […]
Il più bel titolo del manifesto negli ultimi dieci anni è “Il pastore tedesco”, per l’elezione di papa Ratzinger a pontefice. Non l’abbiamo fatto noi. L’ha fatto Ivan Bonfanti, che era uno del manifesto anche se era di Liberazione. Chiamò, disse, sorridemmo. Il giorno dopo la stampa cattolica di tutto il mondo ci scomunicò per l’ennesima volta – e i […]
ho aspettato finora a scrivervi per fare spazio alla memoria, provata dalla angoscia. nell’attesa ho realizzato che avevo aspettato fin troppo, che oramai era troppo tardi, per dire a Ivan che lo trovavo speciale, una bella persona. Non posso non stringermi a chi lo conosceva meglio di me, a chi ha avuto la fortuna di […]
Ciao “Ivn”, vorrei poterti abbracciare amico mio. Poterti chiamare con tutti i tuoi soprannomi, con il nostro slang. Vorrei poter vedere il tuo splendido sorriso, spesso beffardo, i tuoi scatti di rabbia. Poter rispondere alle tue domande. Continuare a ragionare. Amico “omone”, vorrei rivedere quel lampo nei tuoi occhi intelligenti. Vorrei non doverti ricordare. Ci […]
io Ivan non lo conoscevo proprio bene bene, solo quel tanto che bastava ad apprezzarlo prima e a rimpiangerlo adesso. Una cosa in particolare che mi è rimasta impressa, è un discorso che mi ha fatto la prima volta che l’ho conosciuto, quando siamo andati a Ponza tre anni fa. Ora non vi aspettate chissà […]
1) Il bonifico va indirizzato a ASSOCIAZIONE IVAN BONFANTI
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